A Sperlonga ha effettuato saggi all'interno della Grotta Ninfeo dell'Imperatore Tiberio portando alla luce testimonianze dell'uomo di Neanderthal (2012).
Ad Itri ha scoperto il Santuario di Ercole e della Fortuna in località S.Cristoforo con importantissime epigrafi che hanno permesso di documentare l'esisitenza di un pagus (2011).
A Norba ha effettuato saggi stratigrafici (2009-2012) che hanno permesso di datare la cinta muraria in opera poligonale (e di conseguenza tutte le cinte murarie del Lazio aventi tali caratteristiche) e la successiva Porta Maggiore.
A San Cesareo ha portato alla luce (2009-2012) ed esplorato la Villa Imperiale di Cesare e Massenzio.
Ha portato alla luce l'asse viario Pompei-Sarno e ricostruito il tracciato della Via Nuceria-Pompeios rinvenendo anche il cippo con l'indicazione del VII miglio e l'iscrizione attestante la presenza del Pons Sarni (che ha localizzato al centro dell'attuale Comune), grazie alla quale ha potuto stabilire l'esatto confine tra l'ager pompeianus e l'ager nucerinus.
Nel territorio di Scafati, suburbio orientale dell'antica Pompei ha portato alla luce oltre sessanta testimonianze archeologiche. Tra queste si segnalano il monumento funerario della Gens Decia, il monumento funerario e la Villa dei Lucretii Valentes, la Villa N. Popidi Narcissi Maioris, la Villa loc. Masseria Cappelle, la Villa "delle 28 finestre", la Villa Cascone Sorrentino, Villa Vesuvio, una serie di ville seppellite dalla eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Dalle esplorazioni di alcune di esse sono stati recuperati centinaia di oggetti dell'instrumentum domesticum in piombo, bronzo e terracotta. Dalla villa c.d. Vesuvio è stato portato alla luce l'unico torcular ligneo mai rinvenuto. La localizzazione delle numerose ville ha permesso di stabilire in 50 iugeri l'assegnazione di terreno centuriato. Ha individuato due diverse centuriazioni nel territorio nocerino e pompeiano.
A Nocera Superiore, l'antica Nuceria Alfaterna, ha portato alla luce una necropoli di V secolo a.C. e numerose tombe dal III a.C. al VI d.C. Nella necropoli tardo, antica loc. S.Lucia, ha rinvenuto due importanti iscrizioni ebraiche che hanno permesso di documentare l'esistenza di una comunità ebraica organizzata ed indirettamente di una Sinagoga. Ha rinvenuto anche un acquedotto, un Santuario extraurbano dedicato probabilmente alla dea Fortuna. In località Pizzone ha esplorato un'area di 5.000 mq, portando alla luce una necropoli monumentale romana, documentando con il rinvenimento di centinaia di iscrizioni, i nomi delle gentes della colonia Nuceria Costanza della metà del I secolo a.C. Tra i monumenti funerari di tradizione romana (Gentes Cornelia, Lutatia, Aurelia, Numisia) è documentato un edificio di tradizione ellenistica: la Tomba dei Telamoni. Lo scavo della c.d. Tomba del Calzolaio di I secolo d.C. ha permesso di documentare due terremoti non attestati in precedenza e di anticipare la datazione di una tipologia edilizia sepolcrale attestata ad Ostia a partire dal II d.C.
Sull'Isola Tiberina ha rinvenuto una platea di tempio repubblicano ed una iscrizione di IV secolo d.C. facente riferimento ad un senatore legatus legionis della XIIII legio Gemina (1985). Ha rinvenuto le due erme mancanti dal Pons Fabricius, una nei depositi del Museo Nazionale Romano, l'altra nel monumento di G.Belli ed ha dimostrato che esse facevano parte non della decorazione del ponte ma di una aedes jani nei pressi dell'Isola Tiberina.
In Via Anicia ha seguito nel 1983, fine del 1985 e per tutto il 1986 i lavori di scavo di un complesso commerciale di grande estensione (horrea). Nel corso di tale scavo ha rinvenuto i frammenti marmorei della più antica Forma Urbis esistente con la pianta del Tempio dei Dioscuri in Circo Flaminio citato da Vitruvio e da lei localizzato nella zona del Ghetto.
Ha individuato in America e presso la Ny Carlsberg Glyptothek di Copenhaghen sculture provenienti da Formia, sua città natale. Ha rintracciato la celebre Venere Formina, marmo ritenuto disperso.
Ha scoperto a Itri (LT), suo paese di origine, numerose ville rustiche di epoca repubblicana e un'aedes Dianae.
A Palazzo Valentini ha portato alla luce un impianto termale di fine III secolo d.C. detto oggi erroneamente Le piccole terme di Traiano. Ha poi studiato la collezione di sculture del Palazzo.
Ha seguito le esplorazioni archeologiche sull'Appia Antica nel Monumento funerario detto La Berretta del Prete, rinvenendo numerosissimi elementi architettonici di marmo (15.VI.1981-15.X.1981).
Ha effettuato tre campagne di scavi (1975-1978) all'interno di Castel Sant'Angelo (antico sepolcro dell'imperatore Adriano), proponendo dell'edificio antico una nuova ipotesi ricostruttiva.